| ANCONA – L’Ancona sul punto di passare di mano. Un’accelerazione improvvisa, inaspettata, che ha lasciato a molti dei seicento presenti all’assemblea pubblica di questa sera più incognite che ottimismo.
Ci sarebbe di più: nella giornata di lunedì si attende che i nuovi compratori escano allo scoperto. Di chi si tratta? Sarebbe la pista bolognese, nata con Michael Rangoni, ma che poi avrebbe preso altre strade. Un’indiscrezione: Nobile Capuani, ex proprietario del Jumilla, serie C spagnola, ex presidente del settore giovanile dell’Aquila, e da poco pure ex dg del Poggibonsi. Non ci sono, al momento, conferme, ma la situazione è fluida e nelle prossime ore sono attesi sviluppi. Ieri sera non era presente nessun rappresentante della società dorica. Ma il Comune ha deciso di scendere in campo: “abbiamo convocato ufficialmente Miani, Gramillano e Ranieri per un incontro nel quale dovranno raccontare davanti al sindaco le loro verità, che poi esporremo in una conferenza stampa – annuncia l’assessore allo sport Andrea Guidotti -. Ho sentito Ranieri, è disponibile, come lo siamo stati noi con lui quando si è presentato per chiedere poco dopo il suo arrivo i cinque ettari di area di fianco al parcheggio dello stadio per realizzare la cittadella sportiva con campi, albergo e centro commerciale. Da allora più nessun passo ufficiale”.
“E’ il momento di essere uniti, non vogliamo ricadere nel baratro che questa città non merita. A questa assemblea non è stata invitata la società perché ha prodotto solo chiacchiere e nessun fatto. Remiamo tutti dalla stessa parte, siamo qui per fare quadrato e cercare soluzioni insieme”. L’incipit dell’assemblea pubblica organizzata dalla Curva Nord e che si è svolta nella sala conferenze del PalaPrometeo Estra. Quasi seicento persone intervenute, compresi i moderati, la tifoseria tutta e gli assessori Urbinati e Guidotti. Un segnale di amore e passione mandato direttamente alla città, all’Amministrazione, all’imprenditoria e soprattutto alla società biancorossa. ”Non è il momento delle rivendicazioni di principio – spiegano gli ultras -, né di fare gogne mediatiche o politiche perché ognuno si assumerà le responsabilità di fronte alla cittadinanza. Siamo qui per fare chiarezza, per avere un domani e lottare fino alla fine perché la vita dell’Ancona è anche la nostra vita”. In prima fila in platea anche una delegazione della prima squadra: Fabio Brini in testa, poi i capitani Ricci e Cognigni, Moi e Bambozzi. Attacca il mister: “con la mia faccia nessuno ci deve giocare e non vorrei aver dato garanzie a chi non lo merita (riferimento a Ranieri, ndr)”. Prima l’auspicio che l’assemblea trovi una soluzione per il futuro che comincerà dopo il 17 ottobre, la data spartiacque, perché senza pagamento dello stipendio di agosto e contributi del bimestre luglio-agosto, scatterà la penalizzazione. “Situazione particolare, fino al 17 vorremmo parlare solo di calcio – aggiunge Ricci -. Garantiamo massimo impegno in campo, non possiamo promettere la vittoria sin da domani, ma daremo tutto e spero che sarete in tanti a continuare a sostenerci. Sotto la maglia però ci sono persone e ragazzi che vivono delle difficoltà quotidiane”.
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