CITAZIONE (fabri90 @ 16/11/2008, 16:07)
e, anche senza gli RSS, ma con un bel tifo lo stesso, si vinse il derby
MERDA CANTù!!!!!!
CANTù come ASCOLI!!!!!!
Calma giovane,hai vinto una battaglia non la guerra, non accostare IL mito del basket alla merda più merda che c'è, hai scelto un paragone che proprio non va, sempre pronto allo scontro quando vuoi e dove vuoi..........
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Ti farà bene leggere queste cose per abbassare un pò la "cresta"................
La Pallacanestro Cantù è una delle maggiori squadre di pallacanestro in Italia, nonché la seconda squadra più titolata nelle competizioni europee dopo il Real Madrid e
per questo motivo chiamata la "Regina d'Europa". La nascita e l'arrivo in serie A
La Pallacanestro Cantù nasce, come l'Olimpia Milano, nel 1936, grazie a Mario Broggi e Angiolino Polli. Durante l'epoca del fascismo la squadra si chiama Opera Nazionale Dopolavoro di Cantù. La stagione 1948-49 è la prima disputata in serie C. Nel 1953 ottiene la promozione in serie B e l'anno successivo anche in serie A. Retrocede subito in serie B, nel 1955, ma riconquista la massima serie l'anno dopo. Il primo sponsor è la Milenka, una distilleria di Cantù.
L'epoca Oransoda-Levissima
Nel 1956 arriva come sponsor l'Oransoda, mentre la società è in mano alla famiglia Casella. Nel 1958, grazie anche all'innesto dello statunitense Tony "Mister Uncino" Vlastelika, l'Oransoda si piazza al quarto posto nel massimo campionato. Un anno dopo lo sponsor è la Levissima; sono gli anni in cui Lino Cappelletti (primo canturino a giocare per la Nazionale, che segnò 45 punti contro la Svezia, firmando un record che verrà battuto solo dai 46 dell'altro canturino Antonello Riva nel 1987 contro la Svizzera) si ritira, cedendo il posto a giovani di belle speranze come Charlie Recalcati.
Nel 1967-68 torna l'Oransoda, ed è lo storico anno del primo scudetto. Il quintetto-base è composto dallo stesso Recalcati, dall'italo-argentino Carlos D'Aquila e dal cosiddetto "muro di Cantù" formato da Alberto De Simone, Alberto Merlati e Bob Burgess. L'allenatore è lo jugoslavo Boris Stankovic.
Gli anni Settanta
Con talenti esplosivi come
Pierluigi Marzorati, Charlie Recalcati e Fabrizio Della Fiori, negli anni '70 Cantù dominerà la scena del basket europeo, conquistando una serie di prestigiosi trofei come tre Coppe Korac consecutive (1973, 1974, 1975), lo scudetto nel 1975, tre Coppe delle Coppe consecutive (1977, 1978, 1979) e la Coppa Intercontinentale nel 1975. La Squibb Cantù Gli anni '80 cominciano con un nuovo sponsor, la Squibb, ma la musica non cambia: Cantù conquista subito lo scudetto nell stagione 1980-81 e si conferma come una delle squadre più forti d'Europa. Il 1982 è un altro anno storico: grazie a fenomeni come
Antonello Riva, una delle bandiere storiche della squadra, e C.J. Kupec, la squadra canturina conquista la seconda Coppa Intercontinentale e la Coppa Campioni, che ruberà anche nel 1983 ai danni di Milano. Nel 1985 debutta l'americano, poi naturalizzato italiano, Dan Gay.
Gli anni Novanta
L'ultimo anno di Pierluigi Marzorati viene festeggiato con l'ultimo trofeo europeo sinora ottenuto da Cantù: la Coppa Korac nel 1991. Gli anni '90 sono parecchio altalenanti: un'ottima stagione ma senza successi quella del 1992-93, poi due anni di A2 e la riconquista della serie A con Franco Polti nuovo proprietario e sponsor. Nel 1999 la società passa in mano all'imprenditore Francesco Corrado, ma la nuova presidenza si apre con una tragedia: la morte improvvisa del giovane Enrico "Chicco" Ravaglia, la cui maglia numero 6 verrà ritirata e innalzata sul soffitto del Palasport Pianella. Nel 2000 Antonello Riva supera Oscar Schmidt nella classifica dei migliori marcatori di sempre della serie A italiana.
Il nuovo millennio
Nel 2000-2001 Cantù rischia la retrocessione, ma si salva alla guida del nuovo allenatore Pino Sacripanti. L'anno dopo arriva lo sponsor "Oregon Scientific", con l'obiettivo di riportare la squadra brianzola ai fasti di un tempo. Il "Pianella" cambia nome in "PalaOregon", e Cantù disputa due stagioni ai vertici della serie A italiana. Rinuncia alla partecipazione all'Eurolega per il 2003, ma si aggiudica, lo stesso anno, la prima Supercoppa della sua storia. Nel 2004 arriva per due anni lo sponsor "Vertical Vision" e nel 2005 il palazzetto cambia nome diventanto "PalaVerticalVision" per tutta la durata della stagione. Nel 2006, stagione del 70° anniversario, Cantù cambia sponsor, associando il proprio nome all'azienda di arredamento Tisettanta di Giussano. Tra i tanti eventi organizzati, oltre alla pubblicazione del libro "70 anni di canestri", avviene il ritorno in campo di Pier Luigi Marzorati all'età di 54 anni. La bandiera della società canturina torna in campo simbolicamente per una partita (la prima di campionato vinta 70-69 contro la Benetton Treviso) stabilendo un record da Guinness dei Primati, diventando il primo giocatore di basket a giocare in cinque decadi consecutive con la stessa maglia nel massimo campionato professionistico nazionale. Nella stessa stagione, dopo un inizio stentato, Cantù raggiunge i playoff scudetto (eliminazione ai quarti di finale contro la Montepaschi Siena). La stagione appena conclusa (2007-2008) ha visto la Pallacanestro Cantù approcciarsi al campionato italiano con una disponibilità economica alquanto ridotta, dopo un pessimo inizio la compagine brianzola riesce a raggiungere degli insperati playoffs, eliminata dalla Lottomatica Roma che però viene costretta a gara 4. La famiglia Corrado, dopo un decennio di grandi successi sotto la sapiente edn oculata guida del bravissimo presidente Francesco Corrado, decide di cedere il passo ed anche in questo caso il Presidentissimo si dimostra un uomo onesto ed una persona splendida ed onmesta che mantenendo la sua promessa di regalare la squadra a chi le avesse garantito un futuro la cede al gruppo N.G.C. della famiglia Cremascoli capeggiato dall'uomno che diventerà il nuovo A.D. ovvero Natale Bellotti, ha preso parte alla trattativa anche il noto avvocato agrarista canturino Massimo Nicolini. La nuova gestione ha l'obiettivo di garantire un futuro ed un progetto a lungo termine per far tornare ai livelli che spettano
alla Regina d'Europa.Trofei
Competizioni nazionali
Campionati: 3
1967/68 - Oransoda
1974/75 - Forst
1980/81 - Squibb
Supercoppa Italiana: 1
2003/04 - Oregon Scientific
Competizioni internazionali
Coppa Campioni - Eurolega: 2
1981/82 - Squibb
1982/83 - Ford
Coppa delle Coppe - Coppa Saporta: 4
1976/77 - Forst
1977/78 - Gabetti
1978/79 - Gabetti
1980/81 - Squibb
Coppe Korac: 4
1972/73 - Forst
1973/74 - Forst
1974/75 - Forst
1990/91 - Clear
Coppa Intercontinentale - Mondiale per Club: 2
1974/75 - Forst
1981/82 - Squibb
Campionati Giovanili
6 titoli Juniores
1968/69 - Oransoda
1972/73 - Forst
1973/74 - Forst
1980/81 - Squibb
1982/83 - Ford
1983/84 - Jolly Colombani
5 titoli Cadetti (attuale under 18)
1979/80 - Gabetti
1980/81 - Squibb
1986/87 - Arexons
1995/96 - Polti
1996/97 - Polti
4 titoli Allievi (attuale under 16)
1967/68 - Oransoda
1968/69 - Oransoda
1970/71 - Forst
1993/94 - Clear