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| Dal Corriere Adriatico di oggi:
“Questa città è fotogenica”
Ancona “Ci serviva una bella città di provincia, che permettesse di raccontare la storia anche attraverso immagini attraenti. Io ero già passato velocemente ad Ancona e tornandoci, su suggerimento del regista, ne sono stato conquistato”. Zamarion parla di Ancona come di una “città molto fotogenica: i colli, il mare e il porto permettono di creare inquadrature molto ricche. Inoltre alcune caratteristiche, come l’illuminazione a muro dei palazzi del corso, le danno un aspetto fortemente europeo, importante per un’eventuale vendita del film all’estero”. In principio fu “Ossessione”, il capolavoro di Luchino Visconti, datato 1943. Negli anni ’70 la città è riutilizzata come set per alcuni polizieschi all’italiana. Poi alcune brevi scene al porto per “La ragazza con la pistola” di Monicelli e “E la nave va” di Fellini, e a Villa Favorita per “La prima notte di quiete” di Zurlini. Nel 1993, “Un’anima divisa in due” di Silvio Soldini. Poi Nanni Moretti con “La stanza del figlio”, Palma d’oro al festival di Cannes nel 2001. Infine, “Alma”, del giovane regista anconetano Massimo Volponi.
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